Territorio

Uscendo dalla strada Statale 372 (superstrada Caianello-Benevento) ci dirigiamo verso il paese di Ponte (BN).
Dopo pochi metri arriviamo al Ponte sul fiume Calore che divide il territorio di Ponte da quello di Torrecuso. L’attuale ponte ha sostituito il precedente distrutto dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Fu fatto realizzare da Ferdinando II di Borbone, su un progetto particolarmente innovativo, del famoso ingegnere Giustino Fiocca, e intitolato a Maria Teresa d’Austria seconda moglie del sovrano.

Proseguendo subito sulla destra vi è la Chiesa parrocchiale. Fu costruita dai fratelli Domenico e Renato Ocone su progetto dell’architetto don Mario Alciati, sacerdote salesiano, e intitolata a S. Generosa Martire in memoria della loro madre Generosa Orsillo. Fu consacrata ed aperta al culto nel febbraio del 1966. Sul portone d’ingresso troneggia una statua della titolare, Santa Generosa Martire, che è una Santa africana vissuta a Cartagine dove fu martirizzata nel 180 d.C.

Proseguiamo e al quadrivio giriamo a sinistra e ci immettiamo su via Stazione. Dopo pochi metri sulla destra ci appare la Stazione ferroviaria Ponte-Casalduni inaugurata il 15 marzo del 1868, quando fu aperta la nuova linea tra Caserta e Benevento. È stata da sempre un importante punto di riferimento sia per gli utenti della Valle Vitulanese che per quelli dei paesi circostanti diretti a Napoli, Roma ed oltre.

Sempre proseguendo su via Stazione, dopo circa trecento metri, arriviamo al Ponte sul torrente Alenta. In questo stesso luogo già nel periodo romano esisteva un imponente ponte in pietra attraverso il quale l’antica via Latina, che collegava Roma con Benevento, attraversava l’Alenta. È stato questo ponte che ha poi dato origine al nome del paese. Il luogo, che in origine era denominato Ponte S. Anastasia, ha cambiato il proprio nome prima in Castel Ponte S. Anastasia, poi Castel Ponte e infine Ponte. Attualmente dell’antico ponte rimane solo un blocco di pietra fatto collocare simbolicamente in un’area a lato dell’attuale.

Immediatamente dopo del ponte svoltiamo a destra e imbocchiamo via Santa Anastasia, dopo essere passati sotto il ponte della ferrovia, subito a sinistra troviamo la chiesa dell’antica Abbazia di S. Anastasia. Fu realizzata nel IX secolo ai margini dell’antica via Latina ad opera di una comunità di monaci benedettini, sui resti di una grossa villa romana. Grazie all’operosità di questi monaci, che seguendo la regola del loro ordine “ora et labora” alternavano il lavoro alla preghiera, intorno al monastero si formò il primo nucleo abitato. Tra la fine del X e l’inizio dell’XI secolo fu costruito il castello all’interno delle cui mura fu trasferita questa prima comunità pontese. I monaci resteranno in questo luogo fino ai primi anni del XVII secolo per poi abbandonarlo definitivamente.

Proseguiamo per pochissimi metri e all’incrocio giriamo a sinistra e imbocchiamo Via Francigena.
Questa via si sviluppa sul percorso seguito dai pellegrini che, nel Medioevo, partendo da Roma e passando per Cassino, Telese e Ponte arrivavano a Benevento dove erano custodite le reliquie dell’Apostolo Bartolomeo. Da qui proseguivano poi per la Puglia dove una parte si fermava al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano, altri si imbarcavano per la Terra Santa.
Proseguendo lungo questa strada dopo circa un chilometro si arriva all’azienda agricola “Sciore”.